La leggenda che ruota attorno la Villa di Torre Suda mette i brividi: immaginare il suono di un violino non basta, la storia è assurda.
La bellezza del territorio italiano è unica, non solo per paesaggi, clima, cibo e il buon umore delle persone, ma anche per dettagli che solo chi abita in questi luoghi conosce. La leggenda che contraddistingue un posto misterioso mette i brividi, ma al tempo stesso affascina come non mai. E’ un mix di cultura, folklore e bellezza inaudita. Il suono di un violino è solo una parte di ciò che rende speciale e tenebrosa la villa a Torre Suda.
Senza dubbio è un luogo molto eccentrico, situato in provincia di Lecce, è emblema di misteri ed enigmi irrisoti. Questi sono fonte di attrazione principale per i più curiosi, ma immensa situazione di paura per chi vi è vicino. Con “certe tematiche” è bene non scherzare, anche perché non tutti sanno come reagire a questi fenomeni. C’è un modo corretto?
Il paranormale è qualcosa di irrazionale, che sfugge a qualsiasi ragionamento logico. Sono situazioni o personaggi che compiono atti e gesti che non ci si riesce a spiegare, ma avvengono. Quello di Torre Suda è presente lì da sempre, e mette i brividi in un modo davvero terrificante.
Leggenda Torre Suda, verità: cosa si nasconde nella villa
La villa di Torre Suda è protagonista di una leggenda tipica del territorio. La dimora è immersa in uno spazio da sogno, quasi fa da contrasto con quanto avviene al suo interno. Una distesa di acqua cristallina verde-mare è uno specchio che riflette luminescenze e cristalli, i quali si infrangono a ridosso delle mura dell’abitazione che mai ha subito opera di ristrutturazione. La ragione? E’ qui che si nasconde il terrore.
Il fatto di non essere stata sottoposta ad alcun lavoro di ristrutturazione la rende ancora più affascinante, un ossimoro rispetto al resto dell’ambientazione sopracitata. Ma cos’è successo in questo luogo? Si tratta di una dimora in pieno stile “orientale“, più precisamente della cultura pre-islamica. Ci sono due logge, una che si affaccia sul mare, e l’altra sulla strada. Entrambe sono impreziosite da archi a ferri di cavallo a loro volta degnamente abbelliti.
Come può un luogo così affascinante far paura? Al centro c’è anche un ampio giardino, ormai incolto, ma che nel passato poteva esser considerato la chicca della casa. I brividi però fanno salire su i peli del corpo, perché ogni notte quando scende la luna, una donna si affaccia sulla loggia lato mare, e suona una melodia triste e stridente. Chi è, se la casa è ormai abbandonata da secoli?
Secondo la leggenda della villa a Torre Suda, una coppia di neosposi viveva da poco in questa dimora, ma ad un tratto il marito dovette partire per mare per una faccenda di lavoro. Come ogni storia d’amore che si rispetti, si dice che l’uomo l’abbia condotta proprio in quel punto, sulla facciata sul mare, l’abbia baciata e abbracciata. Si dice che le abbia anche detto che guardando il mare lo avrebbe aspettato, e che lui un domani sarebbe rincasato da lei.
Così, la donna passò ogni notte a suonare il violino, una melodia dolce, ma con un pizzico di malinconia. L’attesa strugge qualsiasi amore, e si dice che chi passa le vacanze nei pressi del luogo, inspiegabilmente sente il suono del violino, ma a suonarlo, non c’è nessuno.