Lo stomaco è in grado di influenzare i processi del cervello. Ecco cosa accade quando si assumono i diversi alimenti.
La connessione tra apparato digerente e cervello è nota già da tempo. Ci sono stati numerosi studi sull’influenza che la psiche può avere sui processi digestivi. Nei momenti di stress e di forte tensione emotiva, lo stomaco e l’intestino possono essere messi a dura prova.
Le corse in bagno si intensificano, la digestione diventa più difficoltosa e si può assistere a fenomeni di gastrite e reflusso gastrico. In realtà, però, questo non è il solo aspetto da prendere in considerazione. Tale tesi, infatti, è valida anche all’inverso. Gli organi addominali, sorprendentemente, possono avere un peso non indifferente sul sistema nervoso.
L’influenza dello stomaco e dell’intestino sul cervello: il ruolo del nervo vago
Gli organi del corpo umano sono tutti collegati e si influenzano a vicenda. Il cervello impiega quasi tutte le sue energie per ricevere messaggi dal cuore, dallo stomaco e dall’intestino. Di conseguenza, se c’è qualcosa che non va in uno di questi organi, anche il sistema nervoso risulterà alterato. È sufficiente pensare all’enorme quantità di microrganismi presenti all’interno dell’apparato digerente. In particolare, nell’intestino, è presente una vera e propria “popolazione” di batteri buoni e cattivi.
La connessione è da imputare soprattutto alla presenza del nervo vago che, attraverso dei segnali chimici, è in grado di trasmettere delle informazioni al cervello. Stando alla psichiatra Felice Jacka, si può parlare di una vera e propria psicologia nutrizionale. Ha rivelato che, dopo aver condotto alcune ricerche, si è resa conto del forte impatto di determinati alimenti sull’organismo dei bambini. Pare che i piccoli abituati a mangiare soprattutto cibi industriali e snack confezionati facciano molta più fatica a controllare le emozioni e a leggere in modo fluido. Al contrario, i coetanei che si nutrono in modo corretto non hanno gli stessi disturbi durante lo sviluppo.
Uno dei modi per prendersi cura della connessione tra cervello e apparato digerente è quello di seguire una dieta bilanciata, ricca di tutti i nutrienti principali. I batteri buoni del microbiota, infatti, aumenteranno e diminuiranno in base ai cibi assunti. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo la flora batterica negativa. Il suo sopravvento, infatti, potrebbe dare vita a numerosi disturbi, anche esterni allo stomaco e all’intestino. L’insorgenza di alcune patologie non fa altro che peggiorare il quadro, dando vita a uno spiacevole circolo vizioso difficile da spezzare.