Le due Sorelle: così si chiamano i faraglioni che si trovano a Torre dell’Orso. In loro si nasconde una leggenda che forse non conosci.
Più volte premiata con la Bandiera Blu d’Europa per la trasparenza e la pulizia del mare, Torre dell’Orso è conosciuta e rinomata soprattutto per i suoi 800 metri di spiaggia, per le sue acque pure e cristalline e per la sabbia bianca e finissima. Eppure, non tutti sanno che Torre dell’Orso, a partire dal toponimo è scenario di diverse leggende che rendono questo luogo pieno di fascino e mistero. Un esempio sono proprio i faraglioni presenti in questa spiaggia: Le Due Sorelle.
La spiaggia di Torre dell’Orso, lunga circa 800 metri, si riconosce facilmente dalla sua particolare forma a mezzaluna ed è incastonata tra uno splendido mare azzurro-turchese e cristallino, che gode dell’influenza delle correnti proprie del Canale d’Otranto. A pochi chilometri dal bagnasciuga di questa spiaggia emerge un’enorme coppia di faraglioni nota col nome delle “Due Sorelle”. Questi due faraglioni sono simili tra loro e sorgono l’uno accanto all’altro, divisi solo da una sottile linea di mare. L’etimologia dei faraglioni è dovuta ad una suggestiva ed antica leggenda, che contribuisce ad accrescere il fascino di questo monumento naturale.
La leggenda delle Due Sorelle
Si narra che queste due rocce fossero in origine due persone, due sorelle residenti della zona, dalla bellezza ineguagliabile. In un giorno di calda estate, decisero di avviarsi al mare per rinfrescarsi. Giunsero in cima alle scogliere e la sorella più grande fu talmente ammaliata dal paesaggio e dall’azzurro del mare che vi si tuffò, senza fare i conti con la mareggiata in atto. Ella si trovò, infatti, in grande difficoltà ed urlò tanto forte che sua sorella la udì e si tuffò per soccorrerla.
Esse cercarono di nuotare più i loro sforzi furono vani. Quando riuscirono finalmente ad avvicinarsi l’una all’altra, erano ormai esauste, senza forze. Si abbracciarono per l’ultima volta, ormai incapaci di vincere la furia del mare, che le inghiottì. Gli dei, davanti alla scena straziante, si intenerirono. Ebbero compassione per le due innocenti sorelle, morte l’una per incoscienza e l’altra per amore fraterno e così le tramutarono in roccia per rendere il loro ricordo eterno.
Anche l’origine stessa del nome Torre dell’Orso sembra essere avvolta nelle leggende. Alcune ipotesi legano il nome “Torre dell’Orso” all’antica famiglia proprietaria del terreno, appunto gli Urso. Altre teorie affermano che la baia sia stata così nominata in onore a Sant Orsola. Altri racconti, più fantasiosi e suggestivi, narrano che il nome “orso” sia da legarsi al profilo della stessa torre, che ricorda una testa di questo animale, munita di orecchie e muso. Inoltre all’estremità sud della Baia di Torre dell’Orso sorge l’interessante “Grotta di San Cristoforo” ricca di antichissime iscrizioni latine e greche.
Insomma, questo posto è una perla del Salento che sicuramente merita di essere visto almeno una volta nella vita!