I tassi dei mutui sono un elemento variabile a cui prestare attenzione, questo perché tra preventivo e stipula ci sono molti cambiamenti.
Si va ad effettuare la richiesta di mutuo, si valutano i costi, quelli fissi e poi la nota dolente ovvero i tassi. Una variabile che può incidere anche pesantemente sul costo finale di una casa. La questione è molto articolata ma non riguarda solo i mutui a tasso variabile ma anche quelli a tasso fisso.
La stima che viene fatta si basa su un preventivo e questo non è vincolante. La banca fornisce informazioni reali ma sono legate a quel momento. Questo vuol dire che se si fanno delle considerazioni su un prezzo e poi però effettivamente si sottoscrive il mutuo mesi dopo, non ci si può aspettare purtroppo lo stesso trattamento economico.
Tasso dei mutui: perché cambia e come evitare il rialzo
La questione più diffusa è che i clienti si trovino di fatto con una situazione economica molto diversa rispetto alle aspettative. Alcuni pensano di essere caduti in qualche trappola ma non si tratta assolutamente di questo quanto, piuttosto, di una modifica normale. Il preventivo del mutuo è corretto ma è temporaneo, non c’è modo di far durare quel prezzo in eterno o magari per mesi. Questo spiega perché anche con una piccola variazione di prezzo ci si trova di fatto a pagare molto di più.
Sicuramente, in questo quadro, risulta utile comprendere che non riguarda la tipologia di mutuo o di tasso, né la banca scelta. Questa è una regola che vale sempre. Quindi è sbagliato fare un bilancio economico considerando quello che è il valore del momento, è meglio fare una considerazione complessiva e quindi di quelli che sono i costi con un margine al rialzo. Poi, se le cose vanno bene, probabilmente potrebbe esserci anche un risparmio sulla spesa, ma questo nessuno può prevederlo.
Cosa fondamentale è quella di chiedere, quando si effettua una richiesta bancaria per un’offerta, quanto dura. Quindi, farsi assicurare un determinato periodo e soprattutto capire quando è il momento migliore per farlo. BNL ad esempio offre una tempistica fissa che vale fino al mese successivo alla richiesta, BPER ha condizioni che sono garantite a 15 giorni dalla presentazione della richiesta, CHEBANCA rileva i tassi ogni 20 del mese e nel contratto inserisce sempre una data esatta di validità. Questi sono alcuni esempi ma sono utili per capire il funzionamento del sistema e quindi anche come procedere per evitare spiacevoli sorprese al momento della stipula effettiva.