Vi trovate a Lecce e non sapete dove mangiare? Non preoccupatevi, ecco la classifica dei migliori ristoranti secondo Gambero Rosso.
Lecce è una città bellissima, in cui poter passeggiare nel centro storico, addentrandosi nei vicoli e sfilando per la via principale del corso. Una città unica, con palazzi ed edifici barocchi, pieni di dettagli da scoprire di volta in volta. Dopo aver passeggiato e visitato la città, arriva il momento in cui si comincia ad avere una certa acquolina in bocca e il bisogno di ricaricare le energie.
La Puglia è considerata una tra le regioni d’Italia in cui si mangia meglio, ovviamente il Salento è compreso, dunque nella città di Lecce, si possono scoprire dei ristorantini dove degustare cibo tipico, cucinato bene, con prodotti freschi e di stagione; ma quali sono questi ristoranti? Gambero Rosso ha stilato una classifica dei migliori luoghi in cui mangiare a Lecce. Siete curiosi di scoprirli? Preparate la forchetta e si va alla scoperta dei locali della città, in cui assaporare tutti i prodotti che il territorio offre.
La cultura enograstonomica della città di Lecce è molto ampia, ma soprattutto ha delle radici antichissime, in cui si può notare l’importanza della cucina per i leccesi. I prodotti culinari e vinicoli del territorio, sono uniti dalla presenza di campagne, dove vengono coltivate viti e ulivi, e del mare, con i pescatori, i quali, ogni giorno, si occupano di rifornire i ristoranti con del pesce fresco locale, sia dall’Adriatico che dallo Ionio. Territorio, monumenti, arte barocca e buon cibo, sono le motivazioni che attraggono i turisti a Lecce; ma quali sono i ristoranti migliori della città? Andiamoli subito a vedere, senza perdere altro tempo, poiché la fame si fa già sentire.
Piazza di Sant’Oronzo, dov’è situato l’anfiteatro romano, è il luogo di ritrovo di moltissime persone. In questo posto, è fondamentale fare una tappa al Caffè Storico Alvino, diventato pezzo integrante della città e tradizionale punto di ritrovo. In questo caffè, negli anni, si sono incontrati personaggi illustri, dalla cultura, alla politica, ma non solo. Molte famiglie frequentano il Caffè Storico Alvino, per ritrovare la stessa atmosfera di casa, sedendosi a gustare prelibatezze, come il famoso pasticciotto, specialità del posto, con vista sull’anfiteatro. Qui, si può fare colazione, pranzo, merenda, aperitivo e cena, assaggiando la puccia, la sfogliata leccese, il panzerotto e tranci di pizza a volontà.
Sempre nelle vicinanze di Piazza Sant’Oronzo, si trova Bros, di Floriano Pellegrino e Isabella Potì. In questo locale non si mangia solo, ma si fanno vere e proprie esperienze, attraverso i due menù degustazione proposti. Un percorso tra i sensi e i sapori del cibo, capaci di scatenare qualcosa di nuovo e indescrivibile nel nostro palato. I due proprietari hanno voluto unire la tradizione culinaria salentina alla contemporaneità, giocando e osando, con nuovi abbinamenti originali e particolari, ma pur sempre buoni, grazie alla loro tecnica.
L’edificio del Banco di Napoli ospita un ristorante, ovvero il Red Restaurant, che offre la possibilità di conoscere un importante palazzo leccese, nel frattempo che si gustano straordinari cibi, preparati con amore e tecnica. Il Banco di Napoli è stato restaurato, per poi essere trasformato in un botique hotel Palazzo Bn; un albergo. Dodici suite che si affacciano sul panorama della città di Lecce. Nella cucina dell’hotel, si trova Simone De Siato occupato ai fornelli, e ben visibile a chiunque entri, grazie alla cucina a vista, posizionata dietro la reception. De Siato ripropone i sapori salentini in chiave contemporanea. Si possono intraprendere i percorsi dei menù degustazione, altrimenti, si ordina alla carta; in ogni caso, si rimane soddisfatti da una cucina con un pizzico di personalità, ma che mantiene il gusto e il sapore del territorio del Salento.
L’hotel di cui abbiamo parlato in precedenza, non conclude la sua passione culinaria con l’esperienza del Red Restaurant, ma si occupa anche di una trattoria, con piatti della tradizione salentina, ma super salutari.
Fuori dalle mura del centro storico, si erge il Primo Restaurant, in cui la chef salentina Solaika Marocco, si organizza per regalare a tutti i clienti, un’esperienza unica, tramite la sua cucina. Un luogo di dimensioni ridotte, molto intimo, che punta sulla simpatia del personale di sala. Per vivere davvero la vera anima del posto, è essenziale scegliere il menù a mano libera della chef, con i suoi turcinieddi, involtini di interiora di agnello, laccati alla birra con composta di cipolla all’arancia e, per finire, una bella parmigiana di personale interpretazione.
Una trattoria tradizionale, dove Giorgio e Marinella Grassi hanno deciso di scrivere, persino il menù, in salentino. La pasta è rigorosamente fatta a mano, dove rimangono ben saldi e vivi i piatti tradizionali del territorio, guadagnandosi il titolo di trattoria storica. Qui, si va a provare la terragna, le orecchiette con le cime di rapa, le lagane e ceci, le cucule di melanzane, la lasagna ncannullata e l’agnello con le cipolle.
Stefano De Martino gli ha rubato il posto. Nessuno si sarebbe mai aspettato che sapesse…
La protezione del cellulare tramite impronta digitale potrebbe essere meno sicura di quanto affermato in…
Il mercato della cosmesi è ampissimo ma si può creare una crema antirughe fai da…
Doc Nelle Tue Mani 3 è tornato in onda e in attesa delle seconda puntata,…
Per i genitori è previsto un bonus fino a €3000. Ecco in cosa consiste, come…
Non c'è niente di più appagante che vedere premiati i propri sforzi: a questo proposito…