Ogni rata mutuo a tasso variabile ha subito aumenti quasi insostenibili e molti italiani stanno cercando il modo di tagliare le rate.
Chi ha scelto negli anni scorsi un mutuo a tasso variabile, infatti, oggi si trova a dover sborsare fino al doppio della rata. Chi aveva stipulato un finanziamento il cui importo era sui 600 euro al mese, oggi coi rialzi dei tassi può arrivare a pagare anche fino a 1300 euro e oltre.
Aumenti che non tutti possono permettersi, anzi, dobbiamo dire che famiglie e imprese stanno cadendo in rovina proprio a causa di questo fenomeno. Per fortuna esistono tre modi legali per abbassare la rata, e tornare a respirare un po’, almeno fino a quando i tassi non ricominceranno a scendere.
Rata mutuo, ecco come risollevarsi dall’aumento pazzo dei mutui, la Legge arriva in nostro aiuto
Chi spera in un repentino rientro dei tassi forse rimarrà deluso, perché (anche se non è certo) è probabile che a marzo 2024 ci sia un ulteriore rialzo di mezzo punto e forse ne seguiranno altri durante l’anno.
Se ne evince che si debba fare assolutamente qualcosa per non finire al collasso economico. Per abbassare la rata del mutuo la Legge consente tre opzioni, che sono più precisamente:
- la rinegoziazione del mutuo con la propria banca.
- la surroga;
- la trasformazione del tasso da variabile a fisso (grazie a una novità contenuta nella legge di Bilancio);
La prima soluzione è forse quella più semplice e da provare in primis. Rivolgendosi al proprio istituto bancario si può valutare l’idea di allungare la durata del finanziamento o di sospenderlo per un anno, in modo che la rata si abbassi nel primo caso e si prenda respiro nel secondo. Non esiste la certezza che questa operazione sia possibile, perché ogni contratto è diverso, così come le rate residue e le possibilità economiche del contraente.
Il secondo metodo per ridurre la rata è ricorrere alla surroga volontaria, ovvero rivolgersi ad un’altra banca e attivare un nuovo finanziamento al posto del mutuo, applicando un nuovo tasso che oscilla tra i 20 centesimi in più o in meno rispetto alla rinegoziazione obbligatoria. Può risultare conveniente perché di fatto si “blocca” il tasso per il tempo rimanente del finanziamento, ma anche in questo caso i benefici possono essere diversi in base alla situazione.
La trasformazione del mutuo da tasso variabile e fisso è una novità introdotta dalla Legge di Bilancio. Non tutti possono accedere, infatti esistono dei tetti ISEE, perché la misura è stata pensata per aiutare i nuclei familiari più fragili. Ma vale la pena informarsi presso la propria banca.