Il mercato immobiliare a Lecce è molto vario poiché oltre alle case tradizionali ci sono masserie e appartamenti vista mare.
C’è una grande varietà di abitazioni, strutture molto differenti tra loro e quindi anche possibilità vaste per chi vuole comprare, che si tratti di una seconda casa o anche di un immobile ad uso investimento.
La Puglia negli ultimi anni è in espansione, è diventata una meta sempre più ambita e gettonata e quindi anche i prezzi sono progressivamente aumentati.
Comprare casa a Lecce: quali sono i costi
Lecce ha una popolazione di circa 90 mila abitanti e comunque rappresenta oggi una delle città più in crescita, considerando l’incidenza del turismo locale. Il mercato quindi si suddivide in base a questi due fattori importanti, da un lato la cittadinanza residente e dall’altro i turisti. Le zone ricercate, oltre il centro storico, sono Leuca, Rudiae, San Cataldo, Salesiani, piazza Mazzini.
Secondo l’Osservatorio Nazionale il prezzo di mercato è variabile, tutto dipende infatti dalla condizione generale, sicuramente il 18% della compravendita della zona si concentra in questa città. Il costo di una casa va da 450 euro a metro quadro a 1600 euro, mentre è molto alto per gli affitti.
Un appartamento medio ha un costo di 1250 euro, guardando invece alle vendite ci sono stati aumenti solo nell’ultimo trimestre pari al 2.61%, un impatto notevole, il 10% negli ultimi tre mesi solo per i monolocali che sono i più richiesti, il 13% in meno per le masserie, le uniche ad aver ottenuto una contrazione del costo. Queste sono le cifre per le vendite, maggiorate negli ultimi anni in modo esponenziale. Il tutto è da ricondursi sicuramente al boom che ha avuto la Puglia dal punto di vista degli accessi, anche legato al flusso di personaggi famosi.
Il turismo da un lato è un grande vantaggio, fa girare l’economia di una città ed è uno stimolo, dall’altra non è sempre un beneficio e per questo si generano molti problemi per i locali che poi devono fronteggiare un mercato che continua a espandersi a livello economico e non è sempre facile da gestire. Questo si è verificato praticamente in ogni grande città da quando i B&B a carattere domestico si sono sviluppati, causando la necessità di provvedimenti per chiunque vivesse la zona e non potesse approdare a cifre nettamente superiori alla media. Anche in questo caso, progressivamente, si sta andando infatti verso una bolla immobiliare che diventa impraticabile per chi vive in zona e quindi non è per turismo.