I luoghi di Monopoli che sono avvolti da un’aurea di mistero, da visitare assolutamente e conoscere, per scoprire la città segreta.
La città pugliese di Monopoli nasconde dei segreti e dei misteri, che da sempre avvolgono il luogo con un’aurea misteriosa e un’atmosfera inquietante. Diversi sono i punti della città che celano storie di fantasmi, leggende e miti, creati appositamente per spaventare, ma allo stesso tempo, incuriosire e affascinare. Vi presentiamo i cinque luoghi della città di Monopoli da visitare, per rimanere incantati e spaventati.
Tali luoghi fanno parte di un tour sotterraneo attraverso la scoperta delle leggende che vivono nel comune, fra vecchie chiese e storie dell’orrore, in cui sono coinvolti anche dei fantasmi. In tutti i paesi ci sono storie spaventose e inquietanti, che ormai fanno parte della tradizione e, Monopoli, non fa certamente eccezione, ma mantiene le tradizioni orali popolari, che fanno venire i brividi ad adulti e bambini.
Monopoli: i cinque luoghi misteriosi che avvolgono la città
Solitamente, i luoghi nascosti e misteriosi non sono semplici da raggiungere e raggiungerli può rivelarsi davvero complicato. Innanzitutto, vanno controllati i periodi di apertura, altrimenti, fare domande alle associazioni o alle confraternite che li gestiscono. Tuttavia, affidarsi ad un locale che faccia da guida, può essere un ottimo metodo per recarsi nella Monopoli segreta, ascoltando tutte le storie di fantasmi che popolano l’atmosfera della città.
Da una stradina, che si snoda dal lato sinistro del cimitero, si può arrivare in uno dei primi luoghi principali del mistero di Monopoli, la Chiesa dello Spirito Santo, chiamata anche la Chiesa dei Morti. Un tempo, veniva raggiunta dalle donne locali completamente scalze, nei giovedì successivi alla Pasqua, fino alla Pentecoste e, durante i pomeriggi di primavera, ci si fermavano per recitare il rosario, rimanendo fino al tramonto. Le aperture straordinarie, per visitarla, vengono fatte durante le giornate del FAI. In un informe perimetro di grotta, è straordinario vedere come è suddiviso in tre navate, composte da colonne con capitelli romanici, tutti differenti tra loro. In una conca laterale, si trovano un gruppetto di ossa, alcune in un contenitore di vetro.
Nel centro storico si trova il Purgatorio, ovvero, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, perché le preghiere di suffragio venivano indirizzate alle anime bloccate nel purgatorio. Un edificio in stile completamente barocco, con un concetto di Memento Mori, ossia, ricordarsi di dover morire. Nel grande portone ligneo decorato, vengono rappresentati, a sbalzo, tutti i mestieri dell’uomo, dai più umili ai più nobili, dal contadino al Papa. Tuttavia, su entrambi dominano due scheletri, poiché, indipendentemente dalla professione, tutti gli uomini sono uguali davanti alla morte. Sulla facciata si incontrano spesso raffigurazioni di teschi e iscrizioni che ci ricordano il nostro mero destino ultimo. All’interno, in una saletta laterale, sono conservate otto mummie di confratelli, con la tradizionale tunica nera, che incutono un enorme terrore. Ad essi, si aggiunge la mummia di una bambina di due anni, intatta, con i propri preziosi abiti indosso. Le anziane donne del comune, raccontano che è possibile vedere l’ombra e ascoltare i sospiri nella notte delle mummie.
La cripta della Cattedrale di Monopoli conserva le antiche fondazioni della vecchia basilica, diverse tombe paleocristiane, monumenti funebri e romanici elementi architettonici. Un misterioso corridoio sotterraneo, ritrovato pieno di ossa, di ignota funzione. La tradizione racconta che tutte le chiese e l’intera città, fossero collegate da cunicoli sotterranei, anche se l’archeologia non si è esposta a riguardo. Un’altra cripta è interessante e importante, quella della Chiesa di Santa Maria Amalfitana, a due passi da Piazza Garibaldi, risalente all’XI secolo. Realizzata da un gruppo di marinai amalfitani, naufraghi, preceduta da un ossario di epoca ignota. Il sepolcreto è stato il fulcro di diverse leggende nel tempo, relative a presenze inquietanti. Infine, la Cripta di San Leonardo, nell’omonimo monastero. Un elemento artistico e architettonico tipico del barocco, in cui è presente un matroneo, ai tempi riservato alle donne nobili benedettine, le Monache Nere.
Un altro luogo è la sala degli ex voto della Cattedrale che non ha una storia o una leggenda paurosa, tuttavia è un luogo che conferisce mistero, in un immenso silenzio. Si accede dalla Basilica, dal Santuario in Onore della Madonna della Madia. Nella saletta interna ci sono diversi dipinti, che illustrano i miracoli della Madonna della Madia; ex-voto donati dai fedeli, dopo uno scampato pericolo. Un vero e proprio esempio di arte popolare, con scene raffiguranti tempeste, incidenti e malattie, riproduzioni della vita di paese e di devozione, da parte di pescatori e contadini. Da qui, si apre una porta, che conduce alle sale della sagrestia, tramite una scalinata, in cui è facile perdersi.
Infine, la chiesa rupestre della Madonna del Soccorso, vicino a Piazza XX Settembre, un tempo, si affacciava su porto canale, insabbiato dai Normanni. Si accede ad una ripida scalinata, che conduce fino a sei metri sotto terra. Nell’aula della chiesa si ha la sensazione di ascoltare il rumore del mare, infatti, proprio al mare è legato il culto della Vergine, che soccorre e protegge i marinai e i pescatori in pericolo.