Secondo la recente bozza della Manovra di Bilancio, i Bonus per per i figli diventano molteplici ed il sostegno alla famiglia si rinforza.
Il Bonus a sostegno della frequentazione dell’asilo nido e del sostegno all’alloggio starebbe quindi registrando un aumento dal 2017, anno nel quale è stato istituito, ma solo per le famiglie con almeno due figli di età inferiore ai 10 anni. La legge sui finanziamenti governativi è approvata ed è in attesa di discussione e approvazione da parte delle Camere.
L’aumento del Bonus in questione è decisamente rilevante, ma ragionevole. Nello specifico, secondo il testo del progetto, l’aumento previsto nel 2020 è di 2.100 euro all’anno, il che riporta i soldi alla soglia attuale. Pertanto, l’aumento effettivo dovrebbe essere di 600 euro e si applica solo a:
È inoltre da notare che il rimborso non può superare l’effettivo pagamento al centro diurno o alle babysitter ed è attualmente superiore a: circa 270 euro al mese e ISEE fino a 25mila euro (3000 euro all’anno) circa 227 euro al mese e ISEE da 25mila a 40mila euro (2500 euro annui) circa 136 euro al mese e ISEE pari o superiore a 40mila euro (1500 euro annui). Se la certificazione ISEE non viene presentata entro i termini, verrà corrisposto il Bonus nella sua forma minima, che cambierà nel 2024 Non cambia l’assegno per l’asilo nido per le famiglie con reddito superiore a 40.000 euro
Andiamo ora qui di seguito le principali caratteristiche dello sconto in corso Bonus asilo nido. Il fondo sostegno asilo nido/domiciliare, lanciato nel 2016, funziona molto bene, infatti contribuisce a:
Tale importo varia a seconda della certificazione ISEE della famiglia dei bambini che frequentano l’asilo nido. Le domande ed i pagamenti sono gestiti dall’INPS. Il premio dell’asilo nido è dovuto a:
Inoltre il messaggio 889/2023 specifica che la domanda può essere presentata anche dal genitore di un minore nato o adottato o in affido temporaneo e, tenuto conto della direttiva 2011/98/UE, in possesso dei seguenti requisiti:
Il bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale dal reddito per la frequenza di asili nido. È invece possibile godere del Bonus in concomitanza con l’assegno unico universale per i figli. Per il 2023 sono stati stanziati circa 550 milioni di euro per questo provvedimento.
L’istituto precisa nel r messaggio che , dato che la prestazione spetta per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 36 mesi, nel caso in cui il minore per il quale si desidera presentare la richiesta dovesse compiere i tre anni d’età nel corso del 2023, ci sarà la possibile di fare richiesta soltanto per i mesi comprese tra gennaio e agosto dell’anno.
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