Nina Zilli si stava preparando per esibirsi ad un evento privato: gli organizzatori hanno contattato il suo staff ed hanno ritirato l’invito.
Siamo nel 2023, eppure esistono ancora persone che considerano la gravidanza e la maternità un ostacolo in merito alla prestazione professionale. Nonostante le attuali battaglie sociali, sembra che i concetti sostenuti dalle nuove generazioni non abbiano attecchito nella forma mentis dei cittadini. Esistono ancora dirigenti che chiedono alle neoassunte se desiderino costruire una famiglia, capi d’azienda che preferiscono concedere il lavoro ai colleghi uomini perché più “affidabili”. Questo non esclude ovviamente i personaggi del mondo dello spettacolo che, per quanto liberi, devono fare i conti con le medesime battaglie quotidiane.
Nina Zilli, cantante blues affermata nel panorama musicale italiano, è diventata mamma nel giugno del 2023. Lo stato di gravidanza venne spoilerato da Fiorello e Biaggio durante una puntata di VivaRai2, dopodiché sopraggiunsero i problemi. L’artista si stava preparando per un’esibizione concessa ad un evento privato, non vedeva l’ora di tornare sul palco, occasione prevista per la stagione estiva. Tuttavia, gli organizzatori, appreso lo stato d’interesse della Zilli, decisero di contattare il suo staff e ritirare gentilmente l’invito. La cantante ha spiegato quanto successo sui social network.
Nina Zilli licenziata: il motivo sconcertante ha prodotto indignazione
“Stavo trattando la partecipazione ad un evento privato” – ha spiegato Nina Zilli con una Instagram stories – “Ero incinta e questo evidentemente mi rendeva inaffidabile ai loro occhi”. La cantante è stata contattata dagli organizzatori, i quali hanno chiesto conferma di quanto espresso da Fiorello durante la puntata di VivaRai2. Hanno poi interrogato la Zilli rispetto a quando fosse previsto il parto, dopodiché hanno declinato gentilmente l’offerta. “Se deve partorire non sarà pronta, cambiamo cavallo” – ha quindi concluso sarcasticamente l’artista. L’evento infatti sarebbe stato organizzato durante la stagione estiva e la piccola Anna Blue è nata effettivamente nel mese di giugno.
“Mi toglievano il lavoro perché ero incinta, come se fosse la cosa più naturale del mondo” – ha raccontato. Effettivamente, soprattutto in relazione alle prestazioni sporadiche dei liberi professionisti, non è così raro che un datore di lavoro rifiuti di consegnare i progetti nelle mani di donne in stato di interesse. Nina Zilli ha però sottolineato: “L’evento cancellato era fissato quasi un mese dopo il parto. Io, a due settimane dalla nascita di Anna Blue, ero su un palco di Rimini” – non si tratta infatti di una malattia, bensì di un miracolo che le donne affrontano dall’alba dei tempi.
