I rialzi dei tassi hanno messo in ginocchio famiglie e imprese che avevano contratto mutui; per difendersi esistono soluzioni pratiche.
La BCE ha effettuato delle azioni che hanno avuto pesantissime ripercussioni sui cittadini; per ben nove volte i tassi sono alzati, arrivando al 4,25%, un valore che ha fatto schizzare l’importo delle rate dei mutui alle stelle.
Una rata molto più alta va ad aggiungersi, tra l’altro, alle altre uscite ingenti, perché con l’inflazione i prezzi di ogni genere di bene o servizio sono triplicati. E la tendenza non sembra volgere al ribasso, né da una parte né dall’altra.
Per non perdere la casa, gli italiani devono continuare a onorare le rate del mutuo, ma per fortuna si possono trovare soluzioni salva vita.
Come abbassare la rata del mutuo e sopravvivere al rialzo dei tassi
Secondo Assoutenti, le rate mensili di un mutuo a tasso variabile raggiungeranno aumenti di oltre 1000 euro, solamente nei prossimi tre mesi. Un aumento insostenibile per la maggior parte delle famiglie.
Oggi per un finanziamento di 150 mila euro da restituire in 20 anni, le rate possono arrivare a oltre 900 euro al mese, se si tratta di un mutuo a tasso variabile. Poco meglio per i mutui a tasso fisso, le cui rate – sempre su un finanziamento esempio di 150 mila in 20 anni – arrivano a superare abbondantemente i 700 euro.
La Legge permette ai cittadini di passare da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso, anzi, si tratta di un obbligo che le banche devono osservare, ma solamente nel caso in cui l’ISEE del nucleo familiare sia sotto i 35 mila euro.
Chi rientra in questo requisito, può contattare la propria banca e parlare dell’operazione. Naturalmente bisogna vagliare ogni aspetto, e se possibile farsi aiutare da un esperto. Anche perché persino i tassi fissi, oggi, non sono particolarmente convenienti.
Un’altra soluzione attuabile è quella di rinegoziare il mutuo, magari allungandone la durata in modo che la rata mensile si abbassi. Anche in questo caso non è un’operazione sempre fattibile, perché dipende da molti fattori. Se il mutuo ha già una durata trentennale, ad esempio, e chi ha contratto il finanziamento non è più in giovane età, difficilmente la banca darà l’approvazione.
Si può anche ricorrere alla surroga, ovvero passare il mutuo ad un’altra banca. Lo permette la Legge Bersani, la n. 40/2007. In pratica si può trasferire il finanziamento a un istituto bancario che offre condizioni maggiormente favorevoli.