L’Università di Bari ha deciso di contribuire attivamente alla salute psicologica dei propri studenti. Ecco l’iniziativa.
Lo stato psicologico degli studenti, anche universitari, preoccupa molto. Dopo la pandemia da Covid-19, c’è stato un drastico aumento di malattie legate alla sfera emotiva, come ansia e depressione. In questi casi, la psicoterapia può fare davvero la differenza, ma non tutti hanno i soldi necessari per permettersi un simile percorso. Ogni seduta, infatti, comporta una spesa non indifferente. Inoltre, si tratta di un viaggio lungo e complesso, caratterizzato da cambiamenti importanti.
I fondi per il bonus 2023 non sono ancora stati sbloccati dal Ministero però, per cercare di andare incontro ai suoi allievi, l’Università di Bari ha lanciato un’iniziativa da non sottovalutare. Il suo contributo sarà essenziale.
Gli studi possono mettere a dura prova i giovani. Sempre più spesso si sentono casi di persone che, a causa delle difficoltà incontrate, hanno manifestato episodi di ansia e depressione. C’è anche chi è arrivato a compiere gesti estremi per le ripetute bugie raccontate alla famiglia. Inoltre, le conseguenze della pandemia da Covid-19 non hanno certo migliorato le cose. Tutto questo ha spinto L’Università di Bari Aldo Moro a scendere in campo in prima linea. L’avvio di un’unità di counseling psicologico, infatti, da sola, non è stata sufficiente ad affrontare una simile situazione.
L’Università ha annunciato un sostegno pari a 300 euro per gli studenti desiderosi di sottoporsi a una terapia psicologica. Esso è rivolto a tutti coloro che hanno già intrapreso un percorso con un terapeuta o che abbiano intenzione di farlo. Possono partecipare coloro che si sono regolarmente iscritti all’anno 2022/2023 e che possiedono un ISEE inferiore a 50.000 euro. Ovviamente, per presentare la propria domanda, è necessario avere le fatture con tutti i dati necessari. Il contributo verrà assegnato, in ordine cronologico, fino all’esaurimento dei fondi.
Si tratta di una decisione lodevole, in grado di aiutare coloro che stanno attraversando un momento di difficoltà e di crisi. Questo dimostra quanto tale Università abbia a cuore la salute mentale dei suoi iscritti. Purtroppo, molti atenei continuano a ignorare queste esigenze. C’è chi non mette a disposizione neanche professionisti per un colloquio interno. Solitamente le scuole estere, comprese le superiori, hanno tutte uno psicologo che svolge una funzione di questo tipo. Al giorno d’oggi si tratta di una tutela indispensabile, che si riflette direttamente sul successo negli studi.
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