Se si mette piede nel Salento non ci si può lasciar sfuggire le più prelibate preparazioni culinarie: tradizione e sapori in queste ricette
Attraversare le strade di Lecce con gli occhi che brillano di fronte alle meraviglie del Barocco, è un’emozione che in molti provano. Sono sempre di più coloro che scelgono di trascorrere le proprie vacanze nel capoluogo salentino, immergendosi in un viaggio alla scoperta di storia, arte e cultura. Passare per questo piccolo scrigno di bellezza senza però, lasciarsi avvolgere dagli odori e dai sapori che ne fanno parte, sarebbe un’esperienza incompleta.
La tradizione leccese porta con sé centinaia di anni di ricette radicate e tramandate nel corso delle generazioni, da madri a figli e da nonni a nipoti. Tra le più amate e preziose, si contano sicuramente quelle che fanno parte del settore dolciario. Gustosi, intrisi di spezie e delicati, i dolci che si possono mangiare a Lecce hanno permeato le abitudini locali, diventando attrazione di punta per chi invece si trova di passaggio.
Se da una parte non si può attraversare Piazza Sant’Oronzo senza sedersi ad uno dei bar più famosi gustando un tipico pasticciotto, dall’altra invece, si può godere delle delizie che riempiono i banconi delle pasticcerie prevalentemente in determinati periodi dell’anno. Ecco la lista dei 5 dolci che non ci si può lasciar scappare quando ci si trova nel Salento.
Delizie d’inverno: 5 dolci tipici da mangiare in vacanza a Lecce
Chi ha la fortuna di vivere a Lecce, può godere di questi dolci sapori praticamente in ogni momento, ma chi invece si trova a vivere la magia della terra salentina soltanto per un periodo limitato di tempo, deve mettere assolutamente nella ‘wishlist’ gastronomica dei dolci capaci di lasciare un segno nel palato e nel cuore. Non si può non partire dai famosi purceddhruzzi.
Un aroma di cannella, arance e mandarini si unisce all’estrema dolcezza del miele che esalta la frittura di piccole palline di impasto a base di zucchero e farina. Un tipico dolce natalizio di immenso valore culturale e culinario, data la preparazione laboriosa e la difficile riuscita. Le decorazioni di zuccherini colorati, sfere metallizzate, mandorle e pinoli, li rendono ancora più appetitosi, facendoli gustare uno dietro l’altro senza riuscire a fermarsi.
Una variante da non perdere, sono invece le carteddhrate. Con lo stesso impasto dei purceddhruzzi si realizza questo dolce che assume la forma di rose, che secondo la tradizione richiamerebbe la corona di spine di Gesù. La pasta stesa e tagliata in striscioline, rende questo dolce fritto e condito col miele incredibilmente croccante. Anche queste si potranno assaggiare prevalentemente a Natale.
Ormai simbolo stesso di Lecce e del Salento, sono le amatissime pittule. L’impasto molto simile a quello della pizza, dà vita a delle sferette dorate fritte che racchiudono un’esplosione di gusto. Originariamente un pasto salato, che può essere condito con ripieno di diverso tipo (capperi, acciughe, tonno), diventa dolce se tra i suoi ingredienti presenta lo zucchero o può accompagnare del miele sfuso.
Profumatissimi e squisiti sono i mustazzoli. In apparenza dei grossi biscotti di colore scuro, racchiudono in realtà un ripieno morbido, realizzato con un mix di farina, mandorle, miele e zucchero. L’esterno invece, è formato da una glassa che si fa mangiare con gli occhi. Tipicamente al cioccolato, si presentano oggi in tantissime varianti tutte da provare.
Infine non si può non pensare alle zeppole. Molto simili ai dolci napoletani, a Lecce vengono interpretati come una coroncina di impasto fritto decorata da un cerchio di crema pasticcera ed uno di cioccolato. Fritte o al forno, racchiudono in loro un sapore intenso che si sprigiona al primo morso. Sono il dolce di San Giuseppe e si mangiano dunque, da tradizione, il 19 Marzo. Sono così amate però, che in qualunque pasticceria leccese si trovano fresche praticamente ogni giorno, per la gioia di chi si trova a passare.