Da mesi sentiamo tanto parlare di cibi realizzati in 3D. Ma di cosa si tratta esattamente? Vediamo cosa dicono gli esperti.
Dal cinema in 3D al cibo in 3D è stato un attimo. Ma di cosa si tratta esattamente? Come vengono realizzati gli alimenti stampati in 3D? In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Ogni epoca ha le sue tradizioni. Anche a tavola. Per i nostri nonni sarebbe stato impensabile mangiare sushi, avocado, alghe o burger di soia. Eppure noi oggi ci nutriamo anche di questi cibi. Al contrario, spesso, non mangiamo alimenti che venivano consumati in passato.
E in futuro cosa mangeremo e cosa mangeranno i nostri figli? Dopo il boom – o forse il flop- del pane e delle farine a base di scarafaggi, da qualche mese sentiamo tanto parlare di cibi stampati in 3D. Tra questo tipo di cibi molti sono alimenti di origine vegetale- solitamente a base di proteine di legumi- che per forma, consistenza e gusto cercano di ricreare i cibi a base di carne e di pesce. Una valida alternativa per chi è vegetariano e vegano dunque. Ma non solo: secondo alcuni i cibi in 3D sono proprio il cibo del futuro.
Cibi 3D: cosa sono e come vengono fatti
Nessuno di noi ci pensa ma c’è uno stretto legame tra il nostro modo di mangiare e l’ambiente. Gli attuali allevamenti intensivi- come anche certe colture intensive – comportano uno spreco di risorse idriche che non è più sostenibile per il Pianeta. Ecco allora che secondo gli esperti tutti dovremmo rivedere il nostro modo di mangiare. E gli alimenti in 3D potrebbero rappresentare un’ottima alternativa.
Uno studio del 2018 ha inserito le stampanti alimentari in 3D tra le 12 tecnologie del futuro. Si parla di tecnologie volte a creare un ecosistema sostenibile. Il nostro sistema alimentare così com’è va rivisto in quanto consumiamo troppe risorse di suolo e di acqua, produciamo troppo gas serra e – ciliegina sulla torta- sprechiamo troppo cibo.
È in questo contesto che nascono le stampanti alimentari 3D. Nulla di così strano se ci pensiamo: sono anni che le industrie della pasta usano stampanti per creare formati originali. Il cibo nelle stampanti 3D è prodotto o partendo da alimenti vegetali che, per forma e consistenza, somigliano a carne e pesce oppure a partire da scarti dell’industria alimentare ancora perfettamente utilizzabili.
In pratica vengono sovrapposti vari strati di prodotto che poi escono dalla stampante 3D con la forma e la consistenza desiderata. Non vengono prodotti solo cibi vegetali sia chiaro: si possono produrre cibi di ogni tipo per andare incontro anche ad esigenze di salute. Si possono ad esempio creare alimenti con una consistenza diversa per chi ha difficoltà di deglutizione. Tutto questo consente di avere un minore impatto sull’ambiente e di evitare sprechi.