Perdere peso non è solo un mero calcolo tra calorie assunte e calorie consumate: ecco la brutta abitudine che dovremmo eliminare.
Mantenerci in forma è il sogno di tutti. Assai spesso, però, la parola dieta, il verbo dimagrire, sono associati a indicibili sofferenze e sacrifici importanti, che concentriamo soprattutto nei mesi primaverili, quando, cioè, si avvicina la tanto temuta “prova costume”. E, invece, basterebbe eliminare, fin da subito, una cattivissima abitudine per ottenere risultati migliori e senza sforzi sovraumani.
Tutti noi crediamo che perdere peso dipenda da un semplice e banale calcolo tra calorie assunte e calorie bruciate. Basta, secondo taluni, bruciare più calorie di quante ne immagazziniamo. Importante, sì. Ma non è tutto. Anzi, ci sono altri, diversi e numerosi fattori che possono influenzare il modo in cui il corpo trattiene il grasso.
Conta, quindi, quanto mangiamo. E questo sembra abbastanza evidente. Ma conta anche come mangiamo e, vi diremo oggi, quando mangiamo. Ebbene sì. Se vogliamo perdere peso più facilmente, avere una linea più invidiabile, dobbiamo anche tenere d’occhio l’orologio quando mangiamo.
Perdere peso: la pessima abitudine
Un recente studio scientifico ha scoperto che mangiare nelle ultime ore della sera potrebbe rendere assai più difficile perdere peso, anche se stiamo tenendo sotto controllo la quantità di calorie che assumiamo durante la giornata. Dunque, mangiare troppo tardi può compromettere la perdita di peso.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista medica Cell Metabolism, il momento dell’ultimo pasto della giornata può avere un impatto notevole sul peso. Infatti, i ricercatori hanno scoperto che coloro che consumano l’ultimo pasto quattro ore prima bruciano più calorie, hanno livelli di fame più bassi, hannoo un metabolismo più veloce e sviluppano meno tessuto adiposo, rispetto al gruppo di controllo.
Non è la prima volta che la scienza si interroga sul punto. Precedenti studi avevano già fatto scattare il sospetto che mangiare tardi potesse essere associato ad un aumento del rischio di obesità, ad un aumento del grasso corporeo e ad una ridotta perdita di peso. I ricercatori hanno cercato di capire perché: tutto dipenderebbe dal modo in cui l’ora del giorno influisce sulla fame e sugli ormoni che regolano l’appetito. In particolare, hanno esaminato il ruolo dell’ormone leptina, che è associato al senso di sazietà e di pienezza. Hanno scoperto che i livelli di leptina sono costantemente più bassi quando i partecipanti consumano i pasti più tardi nel corso della giornata.
Inoltre, mangiare tardi può anche interrompere il ciclo del sonno, il che può portare ad un aumento di peso. Il concetto, dunque, è che quando andiamo a letto, il nostro corpo deve essere pronto a dare priorità al sonno rispetto alla digestione. La sera è in genere un momento della giornata meno attivo fisicamente, il che può influenzare il modo in cui metabolizziamo il cibo.