Ancora pericoli per la regione. Ora c’è una nuova invasione in tutta la Puglia. Una nuova specie sta facendo paura.
Non c’è pace per la regione Puglia, almeno non dal punto di vista delle patologie diffuse da animali e di specie “aliene” che non dovrebbero esserci.
Gli ultimi anni, infatti, per la Puglia c’è stato il problema della Xylella che ha prodotto una vera devastazione degli ulivi secolari, tipici del territorio. Chiunque vada nell’entroterra salentino, e non solo, può infatti assistere a questo raccapricciante spettacolo: ulivi morti e secchi ovunque. Ma ora una nuova specie mette in pericolo la regione: ecco che cosa sta succedendo.
Ecco la nuova specie che mette in pericolo la Puglia
Da alcuni mesi la Puglia deve affrontare una vera e propria invasione da parte di pappagalli verdi. Sebbene per molte persone questo potrebbe essere visto come un modo per rendere ancora più “esotica” una posto già meraviglioso di per sé, in realtà non è affatto una buona notizia. I pappagalli verdi, infatti, si nutrono di frutta e di mandorle, causando danni davvero molto gravi alla prodizione che, a causa dei cambiamenti climatici, ha subito una battuta d’arresto non irrilevante.
A causa della tropicalizzazione del clima nella regione il numero di pappagalli verdi è aumentato in misura esponenziale. Le zone più colpite sono le campagne di Molfetta, ma si registrano numerosi esemplari anche nelle campagne (e anche nelle città a volte) di Bari, Giovinazzo, Santo Spirito, Bitonto, Parlo del Colle, Binetto, Grumo Appula e su tutto il resto dell’Alta Murgia. A lanciare l’allarme è stato Coldiretti, che ha chiesto alla Regione di attuare un piano di urgenza che preveda un monitoraggio e contenimento del numero di pappagalli presenti nel territorio.
Questi animali, grazie al loro becco, riescono a spaccare i gusci legnosi della frutta secca, per poi riuscire ad estrarre il frutto con la loro lingua. Ne sono ghiotti e oltre a consumarne in misura eccessiva, la loro voglia famelica di frutta secca rovina anche gli alberi. Attualmente i pappagalli stanno colpendo in particolare il settore olivicolo, con un danno che Coldiretti quantifica tra i 30 e il 60%, soprattutto nelle zone vicino all’Adriatico e sullo Jonio. Purtroppo gli agricoltori attualmente sono totalmente sprovvisti di strumenti in grado di arginare l’eccessiva presenza di questi stormi, a livelli mai visti prima d’ora. Una situazione a cui Coldiretti ha chiesto di intervenire il prima possibile. Vedremo che cosa deciderà la Regione e quali saranno le misure che metterà in campo.