Intervistata dal settimanale Specchio, Francesca Fagnani ha parlato del dramma affrontato per la perdita di una persona a lei molto cara.
Le sue domande pungenti e sempre sul pezzo hanno reso Francesca Fagnani una delle giornaliste più ammirate del piccolo schermo: Belve, il programma che conduce ormai dal 2018, dapprima su Nove e poi su Rai 2, continua a riscuotere consensi soprattutto grazie allo stile inconfondibile con cui intervista i personaggi protagonisti di ciascuna puntata.
Classe 1976, una laurea in Lettere moderne ed un dottorato in filologia dantesca conseguiti presso l’Università La Sapienza di Roma, la Fagnani ha iniziato a lavorare in Rai come corrispondente da New York proprio nel 2001, anno dell’attentato alle Torri Gemelle. Rientrata in Italia, è approdata ad Anno Zero, dove ha avuto modo di apprendere tanti insegnamenti da Michele Santoro.
Come confessato da lei stessa nel corso di un’intervista rilasciata a Specchio, inserto settimanale del quotidiano La Stampa, i consigli del famoso giornalista salernitano sono stati preziosi per la sua maturazione professionale: “Quando tutti dicevano una cosa, chiedeva lo sforzo di ribaltarla. Diceva sempre: ‘Oppure?’. Quanto sono stati importanti quei suoi oppure…”.
Pienamente realizzata anche sotto l’aspetto sentimentale al fianco del collega Enrico Mentana, la Fagnani ha anche raccontato il doloroso retroscena che ha segnato la sua vita personale. Un lutto che ancora oggi non smette di farle molto male.
Francesca Fagnani, “Il mio buco nel cuore”: la giornalista rivela il dramma del suo passato
Nel raccontarsi, il volto di Rai 2 ha spiegato di essere molto più sicura nel lavoro che non nel privato. Interiormente, infatti, ammette di avere delle paure e alcuni rimorsi, contro i quali può contare sull’appoggio della sua dolce metà che è solito farle bei complimenti “non per partito preso, ma per affetto preso. A prescindere. Per una vicinanza affettiva”.
“Lui è migliore di me – dice parlando del padre, per il quale nutre una profonda stima – Credo sia fra le persone più perbene che conosca ed è questo che mi ha sempre insegnato: quanto sia importante e prioritario essere persone perbene”.
Tasto dolente, invece, la figura della madre, purtroppo venuta a mancare alcuni anni fa verso la quale forse ha dei rimpianti. “È il mio buco nel cuore. L’ho persa qualche anno fa. Parlo di lei anche per risarcirla: so di non averle dato la centralità che meritava”, rivela lasciando intuire il doloroso significato che ancora oggi tale perdita ha per lei.
