Lo studio scientifico, pubblicato proprio in questi giorni, ci dice che dovremmo, fin da subito, moderare il consumo di un condimento molto comune.
Un condimento molto comune e anche molto amato da tutti noi. Ma attenzione ad abusarne, può causare lo sviluppo del temibile diabete di tipo 2 che, come ben sappiamo, può essere invalidante. Questa condizione, infatti, è spesso legata a cattive abitudini alimentari e colpisce milioni di persone. L’importanza della consapevolezza.
Il diabete di tipo 2 è una forma di diabete caratterizzata da un’incapacità del corpo di utilizzare in modo efficace l’insulina, un ormone prodotto dal pancreas che regola il livello di zucchero nel sangue. Questa condizione porta a un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, noto come iperglicemia.
Mentre il diabete di tipo 1 è generalmente considerato una malattia autoimmune in cui il corpo non produce insulina, il diabete di tipo 2 è spesso associato a fattori legati allo stile di vita. Tra cui, appunto, l’alimentazione. L’obesità è uno dei principali fattori, poiché il grasso corporeo in eccesso può interferire con l’efficacia dell’insulina. E forse vi sorprenderà sapere che ci sono alcuni alimenti, alcuni condimenti, che possono fare insorgere il diabete di tipo 2.
Secondo quanto ci dice la scienza è è meglio moderare la quantità di sale che consumiamo abitualmente. Uno studio condotto dai ricercatori della Tulane University, negli Stati Uniti, suggerisce che la spezia può causare obesità ed elevati livelli di infiammazione, fattori di rischio per la malattia.
Lo studio è stato pubblicato proprio in questi primi giorni di novembre sulla rivista accademica Mayo Clinic Proceedings. Gli scienziati spiegano che il consumo di sale incoraggia le persone a mangiare porzioni più grandi. Ciò fa sì che le possibilità di sviluppare fattori di rischio per il diabete, come l’obesità e l’infiammazione del corpo, aumentino notevolmente.
La ricerca è stata effettuata analizzando i dati di 402.982 persone registrate nella Biobank del Regno Unito, un database con informazioni su oltre mezzo milione di cittadini britannici. All’inizio dello studio nessuno dei partecipanti soffriva di diabete, malattia renale cronica, cancro o qualsiasi patologia cardiovascolare. Durante una media di 11,9 anni di follow-up dei partecipanti, sono stati registrati 13.120 casi di diabete di tipo 2. I sintomi comuni includono aumento della sete, minzione frequente, stanchezza e perdita di peso non spiegata.
Le persone che hanno affermato di usare il sale nei pasti “qualche volta”, “solitamente” o “sempre” avevano un rischio maggiore rispettivamente del 13%, 20% e 39% di sviluppare la malattia rispetto a coloro che hanno affermato “mai” o “sempre” raramente usavano l’ingrediente. Il consumo frequente di sale è stato collegato a un indice di massa corporea e un rapporto vita-fianchi più elevati, portando gli scienziati a credere che il sale incoraggi il consumo di porzioni più grandi durante i pasti.
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