Il Canone Rai è una delle imposte che più delle altre è oggetto di controversie e dibattiti. Esistono alcune esenzioni dal pagamento. Scopriamo di più.
Il Canone Rai è un’imposta sul possesso di apparecchi che servono alla ricezione di radioaudizioni televisive. Da tempo è tra i pagamenti più contestati da parte dell’opinione pubblica.
Con la diffusione sempre più massiccia di canali privati e piattaforme di streaming online, sempre meno utenti fruiscono dei canali nazionali. Per questo motivo si critica l’obbligo di esborso annuale per questo servizio non goduto. Addirittura c’è chi suggerisce l’oscuramento dei canali pubblici, dato che non si vuole beneficiarne. Ed è proprio qui che sta l’equivoco. Il versamento del Canone Rai non è legato alla fruizione della rete pubblica. Come prima accennato, infatti, è un’imposta sulla semplice detenzione dei dispositivi televisivi, indipendentemente dall’effettiva visione dei programmi.
Canone Rai: chi può godere dell’esenzione dal pagamento di questa imposta
L’obbligo di pagamento sul possesso di dispositivo televisivi risale al lontano 1938. Si tratta della normativa RDL 246/1938; con essa il Dipartimento per le Comunicazioni ha stabilito che in Italia bisogna versare il canone di abbonamento radiotelevisivo.
Tuttavia, la legislazione vigente rende chiaro che vi siano alcune situazioni in cui si può godere dell’esenzione. Ad esempio, tutti coloro che possiedono esclusivamente apparecchi radio non sono tenuti a sborsare denaro per il Canone Rai. Fatto contrario, invece, per chi possiede strumenti in grado di ricevere il segnale televisivo. L’importo annuale ammonta a 90 euro.
L’esecutivo ha studiato misure per contrastare il fenomeno dei persistenti evasori fiscali. Per questo motivo, il pagamento del Canone Rai è inserito nella bolletta dell’energia elettrica versando 9 euro al mese per 10 meso, dilazionato da gennaio a ottobre. L’introduzione di questo sistema risale al 2016, in seno alla legge di stabilità del governo Renzi.
Non tutti i cittadini sono obbligati a pagare l’imposta. Esistono diverse categorie che sono esenti. Come detto, questo beneficio riguarda i possessori esclusivamente di apparecchi radiofonici e non televisivi, indipendentemente dal loro reddito.
Inoltre, l’esenzione totale dalla tassa riguarda anche gli anziani di età superiore a 75 anni il cui reddito annuo non superi gli 8mila euro o che per motivi familiari siano costretti a vivere con colf, badanti e collaboratori domestici. Esenti anche alcune categorie di agenti diplomatici e consolari, militari appartenenti alla Forze Nato e delle Forze Armate italiane o imbarcazioni da diporto non commerciali.