Arriva la denuncia da parte dell’ex dipendente del social network: gli utenti sembrano davvero non conoscere i rischi a cui vanno incontro.
Per capire bene di che cosa stiamo parlando dobbiamo tornare ad Aprile del 2021, quando Francec Haugen si è licenziato da Facebook per poi consegnare moltissime pagine di documenti al Wall Street Journal: una vera e propria denuncia nei confronti di Mark Zuckerberg.
Sembra infatti che i rischi che gli utenti non conoscono e che arrivano dal noto social network sarebbero davvero tantissimi: cominciando con i rischi per la salute mentale negli adolescenti, passando per l’influenza dell’algoritmo sull’instabilità politica di molti Paesi, continuando con i traffici degli esseri umani oppure i cartelli della droga che sopravvivono sulla piattaforma senza incontrare chissà quale resistenza.
Insomma, davvero tanta carne al fuoco che Haugen ha deciso di raccontare proprio nella sua intervista per Fanpage, in cui ha anche detto: “Non volevo tenere per me segreti che avrebbero potuto mettere in pericolo la vita delle persone” e ancora: “Quasi nessuno al di fuori di Facebook sa cosa succede all’interno di Facebook. L’azienda nasconde intenzionalmente informazioni fondamentali”.
Facebook, l’ex dipendente vuota il sacco: “In quel momento ho capito che avrei dovuto fare qualcosa”
Per tanti anni è stato uno dei dipendenti al servizio della società Facebook, ma una volta lasciato il suo posto di lavoro non ha potuto più tacere ed ha deciso di denunciare Mark Zuckerberg e il suo team di lavoro. Una decisione che lui stesso ha maturato nel corso del 2020, un mese dopo le elezioni negli Stati Uniti.
“Ci hanno convocato per una riunione su Zoom e ci hanno detto che il nostro team era davvero importante, per questo sarebbe stato integrato con il resto dell’azienda. In quel momento ho capito che Facebook non poteva salvarsi da solo, in quel momento ho capito che avrei dovuto fare qualcosa” ha ammesso nella sua intervista raccontando, ancora più nel particolare il motivo per cui gli utenti non sanno davvero i rischi ai quali vanno incontro.
E’ una vera e propria questione di disinformazione, cosi come ha spiegato nell’intervista pare infatti che manchi proprio il feedback che possa in qualche modo permettere di tutelare gli utenti da quelle che potrebbero essere le conseguenze indesiderate: “In questo momento Facebook sta cercando di spendere il meno possibile in sicurezza ma ora che i cittadini potranno vedere cosa c’è dietro, e fare domande, potrebbe davvero scattare un ciclo di feedback positivo”.
Ma non finisce qua, il suo dissenso va anche su Mark Zuckerberg in particolare, con cui ha ammesso di non avere mai avuto un dialogo diretto, ma a cui sa perfettamente cosa direbbe se mai un giorno avesse modo di incontrarlo: “Penso che tu sia una persona molto capace e intelligente e se fossi disposto a lasciare i social media potresti avere un secondo capitolo nella tua vita”. Per lui infatti dopo tanti anni in Facebook, sarebbe il momento per l’imprenditore di potere esplorare anche altre situazioni e vie lavorative, cosi da utilizzare il suo talento in modo diverso e forse più costruttivo, almeno dal suo punto di vista.