La storia dell’attaccante che avrebbe dovuto sostituire Alessandro Del Piero alla Juventus, ma che fu un clamoroso flop.
La Juventus sta provando, faticosamente, a rialzarsi e a costruire un nuovo ciclo vincente, dopo le difficoltà delle ultime stagioni. I bianconeri di Allegri sono al secondo posto in classifica dietro l’Inter, l’ambiente spera di poter lottare per lo scudetto fino alla fine anche se forse servirà altro sul mercato a gennaio. E nonostante la squadra pare aver ritrovato solidità, mancano i grandi campioni di un tempo, un po’ come Alessandro Del Piero.
L’ex numero dieci bianconero ha scritto pagine di leggenda. Ma anche lui, come sappiamo, ha vissuto momenti molto difficili. Come quello del gravissimo infortunio del 1998. Nella gara contro l’Udinese, ai primi di novembre, nei minuti finali, l’attaccante riportò la rottura del legamento crociato del ginocchio. Un tipo di infortunio che soprattutto a quei tempi costringeva ad assenze lunghissime. E infatti Del Piero sarebbe tornato in campo solamente nella stagione successiva.
Il suo infortunio fu uno shock per tutta la Juventus, che infilò una lunga serie di gare senza vittorie, allontanandosi dai primi posti ed entrando in una crisi tecnica pressoché totale che avrebbe portato poi alle dimissioni di Marcello Lippi e all’avvento di Carlo Ancelotti. Una stagione che si sarebbe conclusa con la Juventus addirittura costretta a disputare l’Intertoto, torneo estivo di qualificazione dell’epoca, per poter accedere alla successiva Coppa Uefa.
Senza Del Piero, la Juventus si era dunque messa sul mercato alla ricerca di un sostituto. Ma chi arrivò al posto del numero dieci entrò nella storia dalla parte sbagliata, come un fallimento clamoroso.
Erede di Del Piero alla Juventus, due anni disastrosi: la parabola di Juan Esnaider
Dall’Espanyol, a gennaio del 1999, per circa 12 miliardi di lire, la Juventus acquistò Juan Esnaider. Attaccante argentino di discreto talento, ma che a Torino vide il campo davvero poco.
Esnaider poteva vantare in passato militanze con il Real Madrid e con l’Atletico Madrid, ma senza mai riuscire a sfondare, per mancanza di continuità e per via di un carattere piuttosto conflittuale. Anche in Italia, le cose per lui non sarebbero andate alla grande, anzi. Tra il gennaio del 1999 e la primavera del 2000, in un anno e mezzo, appena 26 presenze totali con sole due reti, una in Coppa Uefa contro l’Omonia Nicosia e una in Coppa Italia contro il Napoli. Finito ai margini senza più rivedere il campo, a gennaio del 2001 sarebbe stato ceduto in prestito al Real Saragozza.
C’era qualcun altro, arrivato dal mercato insieme a lui, che avrebbe potuto cambiare la storia della Juventus. I bianconeri avevano acquistato anche Thierry Henry, che sarebbe andato via dopo soli sei mesi, con Ancelotti a utilizzarlo, erroneamente, come esterno di centrocampo. Ma questa è un’altra storia…