Come bisogna comportarsi quando si riceve in eredità un’immobile? Tutte le procedure da seguire per evitare rischi.
Non solo denaro, quando si riceve un’eredità molto spesso sono compresi anche beni immobili ed occorre conoscere nel dettaglio le procedure da seguire, in particolar modo nel caso in cui vi sia più di un erede, per evitare rischi. Quando si riceve una casa in eredità infatti vi sono una serie di adempimenti da fare.
Che comprendono tra le altre cose trascrizioni, volture e ci sono delle tempistiche da rispettare nella fase del cambio di intestazione. Anche perché in caso di problemi potrebbe risultare difficoltoso, in una fase successiva, vendere tali immobili.
Eredità di una casa, le procedure e le regole da conoscere per evitare rischi
Anzitutto sottolineiamo che, specialmente nel caso di immobili che richiedono numerosi interventi di ristrutturazione, molte persone chiamate all’eredità vorrebbero poter rifiutare l’eredità; questo può avvenire anche in caso di numerosi frazionamenti tra molti coeredi. Entro 10 anni dalla morte del proprietario bisogna accettare o rifiutare l’eredità ma va fatto in blocco, pertanto non si può accettare solo i soldi rinunciando all’immobile. L’accettante tacito è invece colui che disponeva già dei beni (ad esempio convivendo) al momento della morte del parente.
È automatica anche la comunione ereditaria qualora gli eredi siano più di uno e ci sono vari metodi per superare gli eventuali litigi che potrebbero scaturire da questa situazione. Importante è inoltre ricordare che gli eredi dovranno rispondere anche di eventuali debiti lasciati dal defunto, dai mutui non rimborsati alle bollette, alle spese condominiali. Non passano invece agli eredi le sanzioni civili, amministrative e tributarie, multe stradali comprese.
Il legato testamentario consente invece, pur non essendo eredi, di ricevere una casa in successione. Questo avviene quando è il testatore a decidere di lasciare uno o più beni specifici ad una persona al posto di una quota di eredità (per esempio nel caso si posseggano diversi immobili). Ancora occorre sapere che la dichiarazione di successione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal giorno di apertura della successione (solitamente nel giorno del decesso) e quando l’eredità comprende beni immobili è sempre obbligatoria (anche qualora si acquisiscano diritti reali immobiliari diversi dalla piena proprietà).
Importante è anche conoscere le differenze tra trascrizioni dei nominativi dei nuovi proprietari nei pubblici registri immobiliari e le volture catastali. Nel primo caso si va a registrare il cambiamento di proprietà in maniera ufficiale. Nel secondo invece vengono aggiornati i dati presenti nel catasto.