Non solo è stato riproposto ma è diventato un bonus ‘strutturale’. Ecco come si potrà accedere, nel 2024, al bonus psicologo
Era stato richiesto a gran voce e l’Esecutivo ha deciso di riproporlo stanziando fondi che possano consentire di sfruttarlo nell’arco del 2024. Si tratta di un’agevolazione della quale si è iniziato a discutere durante e dopo la pandemia di Covid ovvero il bonus psicologo.
Un contributo a copertura dei costi per le sedute di psicoterapia presso gli studi di professionisti e rivolto a coloro che necessitano di assistenza psicologica. Vediamo quali saranno le modalità di accesso al bonus nell’arco del prossimo anno.
Torna il bonus psicologo nel 2024, quali sono i requisiti e gli importi erogati? Facciamo chiarezza
L’incentivo finanziario e le regole per l’accesso sono state fissate nell’ultima Legge di bilancio che è andata a definire sia le somme erogate che la platea dei beneficiari. I cittadini che hanno necessità di recarsi da uno psicologo potranno far fronte ai costi della parcella grazie a questo prezioso contributo statale: il metodo per accedervi consiste nel presentare la propria domanda attraverso la piattaforma Inps entro le scadenze che verranno a breve indicate. L’incentivo dovrà essere preventivamente approvato e a quel punto si avranno 270 giorni di tempo per utilizzare il bonus.
Quello che viene a cambiare sono gli importi, stabiliti sulla base dei redditi annuali del singolo. Mentre il rimborso di una seduta sarà di 50 euro al massimo, pertanto qualora si dovesse spendere meno non sarà previsto alcun accredito al cittadino; invece nel caso di costi per seduta superiori bisognerà pagare la differenza di tasca propria. Per redditi inferiori a 15mila euro è previsto un contributo massimo di 1500 euro che scendono a 1000 per la fascia Isee compresa tra 15 e 30mila euro e a 500 euro per i redditi compresi tra 30mila e 50mila euro. Al di sopra di questa soglia invece non è previsto il contributo.
Lo stanziamento per il 2024 è a sei zeri in quanto sono stati messi in campo 8 milioni di euro, ma il numero di richiedenti potrebbe essere elevato pertanto il budget rischia di non bastare per tutti. Sarà in ogni caso l’Inps a gestire la distribuzione dei fondi sulla base di specifiche graduatorie suddivise per regione. Premesso che il bonus rappresenta un tassello di un intervento più ampio che prevede anche il rafforzamento delle strutture territoriali legate al trattamento della salute mentale, da più parti vi sono richieste affinché i fondi possano essere incrementati per far fronte al numero di richieste che arriveranno.
