Per i genitori è previsto un bonus fino a €3000. Ecco in cosa consiste, come richiederlo ed ottenerlo.
Oggi come oggi, avere dei figli non è affatto facile. Molte sono le spese che una madre e un padre si trovano ad affrontare a partire dal primo giorno in cui il bambino vede la luce. Basti pensare a pannolini e pappe da acquistare senza dimenticare vestiti e vari accessori indispensabili per il suo trasporto.
Insomma, sono sempre di meno le famiglie che scelgono di muoversi verso questa direzione e di ampliare così il proprio nucleo familiare. Ma, per chi sceglie di farlo, è previsto anche un bonus di €3000. Vediamo insieme in cosa consiste e chi può ottenerlo.
A chi spetta il bonus genitori di €3000
I vari datori di lavoro hanno la possibilità di versare ai dipendenti con figli a carico dei rimborsi a titolo di benefit fino ad un importo massimo di €3000.
Questo ciò che stabilisce una circolare che proviene direttamente dall’agenzia delle entrate e che dà chiarimenti per attuare questa nuova disciplina. I bonus non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente proprio come accade anche per le somme rimborsate ai vari lavoratori per pagare le utenze di acqua, gas o energia elettrica.
Nel dettaglio, sappiamo che tale norma permette ai dipendenti con figli a carico, di non considerare per il pagamento dell’Irpef, proprio come accade anche per l’imposta sostitutiva, i premi di produttività. Fanno parte dell’agevolazione tutte le somme rimborsate per pagare le utenze domestiche di gas naturale o energia elettrica.
Tale circolare va a precisare che l’agevolazione viene applicata immediatamente ad ogni genitore che possiede un reddito di lavoro dipendente anche se ha soltanto un figlio a patto che sia fiscalmente a carico di entrambi. Inoltre si ricorda anche che per il fisco vengono considerati figli a carico quelli con un reddito che non va oltre i 2.840,51 euro.
All’interno del documento si chiarisce anche se questa nuova agevolazione viene data ad entrambi i genitori anche nel momento in cui sono d’accordo nell’attribuire l’agevolazione per i figli a carico. Per avere accesso al beneficio il lavoratore deve inviare una dichiarazione al proprio di datore di lavoro in cui afferma di averne diritto, andando ad indicare il codice fiscale del figlio o dei figli a carico.
Visto che non si tratta di una forma specifica, questa viene data solo attraverso le modalità che le due parti hanno concordato. Ovviamente, nel momento in cui vengono meno i presupposti per le agevolazioni, il dipendente deve dare comunicazione tempestiva al datore di lavoro il quale andrà a recuperare il beneficio che non gli spetta durante i periodi di paga seguenti.