Sono tante le persone che amano ballare la pizzica quando hanno un po’ di tempo libero, è però importante avere l’abbigliamento adatto. Ecco qual è.
Trovare nuovi modi per trascorrere il proprio tempo libero, anche quando questo può essere limitato, non può che essere importante. Grazie a questo è infatti possibile distendere la mente dai doveri di cui ognuno di noi deve occuparsi, con la consapevolezza di come famiglia e lavoro rappresentino certamente il fulcro della nostra vita.
Tanti decidono di puntare sulla danza, gradita non solo da chi ama la musica ma anche da chi desidera approfittarne per fare movimento fisico. Ecco perché, soprattutto in questi ultimi anni, è in crescita il numero di persone che scelgono di ballare la pizzica, praticata non solo in Puglia.
L’abbigliamento per ballare la pizzica è importante
Le origini della pizzica, ballo tipico del salento, sono davvero antichissime. C’è chi, infatti, fa risalire la sua nascita al ‘700, grazie a Ferdinando IV di Borbone, che si era esibito in occasione della sua visita a Taranto. E chi si ricorda una danza simile anche da parte degli antichi Greci, con il culto di Dionisio, dio del vino e dell’ebbrezza.
Essere legati alla tradizione per chi decide di impararla è importante, per farlo è necessario prestare attenzione anche agli abiti che si indossano.
Gli uomini dovrebbero puntare su qualcosa di sobrio ed elegante, come un gilet scuro (spesso sostituito dalle bretelle) che rimane aperto su una camicia a maniche lunghe e pantaloni in tinta. Qualche libertà in più viene invece concessa alle donne, almeno per quanto riguarda i colori: è indispensabile avere una gonna lunga, che viene fatta volteggiare a ogni passo. Non manca chi sceglie di abbinare una fusciacca o una cintura, accessori che consentono di esaltare il punto vita. Sono tante le signore che decidono di ballare scalze, gesto che ha un significato simbolico importante: si ha così la possibilità di stare a stretto contatto con la terra (dove è possibile) e di sentirsi più libere. In caso contrario, sarebbe bene comunque prediligere scarpe con il tacco basso, che risultano essere comode anche a distanza di ore per chi decide di restare in pista a oltranza.
Negli ultimi anni sono stati in tanti ad avvicinarsi alla pizzica, anche chi magari era riluttante all’idea di ballare ha deciso di impararla perché apparentemente non richiede grandi doti tecniche. Non a caso, non sono poche le scuole che propongono corsi dedicati. Anzi, sono sempre più diffusi anche i corsi dedicati agli strumentisti, che hanno modo di apprendere meglio come suonare a ritmo tamburelli e violini.
Non mancano anche i personaggi famosi che hanno dimostrato di apprezzare la pizzica, non necessariamente perché sono di origine pugliese. Basti fare un nome su tutti, quello di Madonna, che ha in realtà parenti originari della Puglia e che anni fa aveva voluto partecipare alla Notte della Taranta, iniziativa organizzata ogni anno a Melpignano, in provincia di Lecce, dove una serie di orchestre salentine suonano fino a notte fonda.