Non bisognerebbe mai respirare con la bocca. Questa pratica, infatti, potrebbe incidere fortemente sul proprio benessere.
Il naso e la bocca hanno due funzioni diverse. Sono dotati di elementi specifici, in modo da raggiungere un determinato scopo. Sempre più persone, però, tendono a respirare con la bocca. Si tratta di un’abitudine dannosa, che dovrebbe essere corretta al più presto. Essa, infatti, può avere delle conseguenze importanti sulla propria salute.
In alcuni casi, si tratta di un semplice atteggiamento, in altri, al contrario, c’è una causa medica sottostante. Per evitare il sopraggiungere di spiacevoli disturbi, è importante fare riferimento al medico di fiducia. Nel frattempo, però, è possibile raccogliere qualche informazione per saperne di più sull’argomento.
L’essere umano può respirare sia con il naso che con la bocca. È l’anatomia a permetterlo. Il passaggio dell’aria dall’esterno alla trachea, infatti, può avvenire attraverso due canali. Nonostante questo, è il naso a dover svolgere questa complessa funzione. In caso contrario, si rischia di andare incontro a problemi di salute non indifferenti. Al suo interno, la mucosa e i turbinati hanno il compito di assumere il ruolo di filtri. La loro presenza blocca le particelle dannose che potrebbero raggiungere velocemente i polmoni. La bocca e la lingua, invece, non possono purificare in alcun modo l’ossigeno.
Le persone che respirano con la bocca hanno possibilità maggiori di assistere allo sviluppo di patologie più o meno importanti. Si parte da allergie e sinusiti, per arrivare anche a disturbi polmonari e cardiaci. Se ci si accorge di non riuscire a usare il naso correttamente, bisogna immediatamente correre ai ripari. A volte, la causa è davvero semplice da stanare. Può essere sufficiente una terapia specifica per il risolvere il problema. In altri casi, invece, la colpa è da attribuire alla deviazione del setto nasale, alla presenza di polipi, alla rinite e all’ipertrofia dei turbinati. Un otorino competente sarà in grado di fare una diagnosi precisa e accurata e di individuare qualsiasi infiammazione.
Non bisogna sottovalutare neanche i rischi legati al sonno per via delle possibili apnee notturne. Chi ne soffre smette di respirare, ripetutamente, per qualche secondo. Il diretto interessato può non essere consapevole dell’accaduto e solo uno studio del sonno è in grado di mettere in evidenza tale accadimento. Se non si agisce in fretta, si possono avere ripercussioni sul sistema nervoso e cardiovascolare.
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