Sono tante le agevolazioni pensate per le donne madri. Queste possono richiedere 4 Bonus Mamma di cifre piuttosto importanti.
Quello della mamma è un ruolo bellissimo ma anche impegnativo. Se in più si aggiunge il lavoro (se si è occupate) o la cura della casa e di altri figli (se si è disoccupate), lo è ancora di più. Ma, a prescindere dall’impegno che ci vuole per essere mamme, questo ruolo comporta anche molte spese.
Ecco perché, sia a livello locale che a livello nazionale, sono diverse le agevolazioni pensate per le donne madri. Queste possono richiedere infatti 4 Bonus Mamma.
Sono diversi gli incentivi e le agevolazioni pensate per sostenere una delle figure più importanti della società: la mamma. Fra i Bonus pensati per le donne madri c’è il Bonus mamma, vale a dire l’Assegno di maternità dello Stato che spetta alle donne per ogni nuovo nato o bambino adottato.
Per ottenerlo è necessario avere alcuni requisiti:
L’importo del Bonus Mamma è di massimo 383,46 euro che vengono erogati dall’INPS, anche se la domanda per ottenerlo va fatta al proprio Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita o dall’adozione. Un altro Bonus Mamma è l’Assegno di maternità dei Comuni che spetta alle donne madri lavoratrici discontinue o atipiche (ad esempio che lavorano a chiamata o su commessa). Anche in questo caso, per poterlo ottenere, è necessario rispondere a determinati requisiti:
L’importo massimo che spetta alla mamma è di 2.360,66 euro nel caso in cui non si abbia alcuna tutela economica. Se invece si usufruisce già di altre prestazioni economiche per la maternità, spetterà solo una integrazione. Poi c’è il Bonus Asilo nido, un sostegno per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati. Spetta alle famiglie con figli di età compresa fra 0 e 36 mesi per massimi 11 mensilità all’anno.
L’importo erogato varia in base all’ISEE da un minimo di 1500 a un massimo di 3000 euro. Chiunque abbia i requisiti, può farne richiesta sul sito dell’INPS, autenticandosi con SPID o CIE e allegando i documenti che attestano il pagamento delle rette dell’asilo. Infine, il quarto dei Bonus Mamma è l’Assegno Unico e Universale di cui hanno diritto le famiglie che hanno almeno un figlio a carico, fino al compimento del suo ventunesimo anno (non ci sono limiti di età invece in relazione ai figli disabili).
Anche in questo caso l’importo riconosciuto è stabilito in base a parametri ISEE e al numero di figli. Se a richiederlo è una giovane mamma entro i 21 anni di età, allora l’importo viene aumentato di circa 20 euro al mese (ma comunque rimane vincolato all’ISEE comunicato). Oltre ai Bonus, è prevista una maggior tutela per le mamme che decidono di dimettersi dal lavoro per accudire il bebè.
Prima di tutto la donna può dimettersi volontariamente, senza dover rispettare la procedura telematica prevista per le dimissioni e il termine di preavviso. Inoltre avrà diritto alla Naspi, se le dimissioni arrivano entro l’anno del bambino. L’unico dovere che ha è quello di convalidare le dimissioni in una sede territoriale dell’Ispettorato.
Stefano De Martino gli ha rubato il posto. Nessuno si sarebbe mai aspettato che sapesse…
La protezione del cellulare tramite impronta digitale potrebbe essere meno sicura di quanto affermato in…
Il mercato della cosmesi è ampissimo ma si può creare una crema antirughe fai da…
Doc Nelle Tue Mani 3 è tornato in onda e in attesa delle seconda puntata,…
Per i genitori è previsto un bonus fino a €3000. Ecco in cosa consiste, come…
Non c'è niente di più appagante che vedere premiati i propri sforzi: a questo proposito…