L’Italia non ha eguali quando si parla di gastronomia legata ai bar, alcuni però si sono classificati tra i migliori in assoluto.
Il Gambero Rosso infatti ha analizzato tutti quelli presenti sul territorio dando vita a una classifica dettagliata che permette di scoprire le perle del territorio, quei luoghi da provare che si tratti di turismo o della propria città.
La colazione come anche l’aperitivo sono due momenti principali di convivialità, per gustare sia prodotti dolci e di pasticceria ma anche caffè e cappuccini e prodotti salati come snack accompagnati da cocktail tipici come uno Spritz.
Il Gambero Rosso conferisce diversi premi e attestazioni per i caffè, quindi c’è un elenco per ogni tipologia di servizio e offerta. La guida viene stilata da ben 23 anni e mette in evidenza quelle attività che si sono distinte per prodotti, servizio, innovazione.
Ci sono diverse opzioni: i Chicchi che riguardano la proposta di caffetteria e le Tazzine che invece sono per la gastronomia in generale. La Lombardia è la Regione in prima fila con 12 premiazioni, seguono Veneto ed Emilia Romagna con 5. Entra in classifica anche la Valle d’Aosta grazie allo storico Caffè Nazionale. Un vero punto di svolta l’Antico Caffè San Marco che nonostante sia il simbolo della tradizione locale ha saputo guardare anche al rinnovamento.
Il bar migliore d’Italia risulta quello di Aosta, Paolo Griffa al Caffè Nazionale, seguito sul podio da Converso a Cuneo e Baratti&Milano a Torino. Una new entry importante al quarto posto è il Caffè San Carlo sempre di Torino. Anche il quinto posto spetta alla città con Zucca, seguito da Genova con Douce e poi con Murena Suite. All’ottavo posto Bergamo con La Pasqualina e poi Caffè Cavour 1880 di Bergamo. Chiude la top ten Brescia con Bedussi.
Per le stelle invece al primo posto c’è Douce a Genova, Murena Suite sempre in città e poi La Pasqualina Almenno. Le due stelle vanno a Converso a Bra, Baratti & Milano, Biasetto a Padova. I bar migliori per il premio Bar dell’Anno sono:
Attenzione al lavoro, al prodotto, alla qualità ma soprattutto alla sostenibilità con materie prime spesso realizzate direttamente in loco, con attrezzature d’avanguardia per il risparmio. Non si valuta quindi solo la bontà del prodotto finale che è sicuramente eccellente da Nord a Sud ma una molteplicità di condizioni per il lavoro, l’impresa, il cliente.
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