I mutui hanno subito un’impennata nell’ultimo periodo e per le famiglie è molto difficile poter accedervi con questi presupposti economici.
Gli aumenti generalizzati degli ultimi mesi non sono relativi solo alle bollette, al costo della benzina e dei beni ma riguardano anche il pagamento dei mutui. Un onere crescente per le famiglie che talvolta hanno vere e proprie difficoltà a far quadrare i conti.
Una condizione generale di grave incertezza economica si ripercuote sulla vita di tutti i cittadini, l’aumento dei tassi è per quelli di tipo variabile ma riguarda comunque tantissimi e quindi un impatto ingente, soprattutto perché i mutui sono di lunga durata.
Vi sono una serie di strategie che è possibile attuare per poter calmierare il prezzo del mutuo, strategie perfettamente lecite che sono date da strumenti che molti però non conoscono e quindi si trovano a continuare a pagare per la loro condizione.
La prima è certamente quella di rinegoziare il mutuo presente quindi andare a formulare una nuova rata che sia più bassa di quella attuale al fine di poter corrispondere gli importi mensili senza problemi. Un’altra soluzione molto valida è quella di appellarsi alla surroga del mutuo quindi andare a creare un nuovo mutuo, andando a finanziare quello precedente, per avere degli interessi più bassi. Uno strumento che tutti sottovalutano però e che invece è fondamentale è richiedere una perizia econometrica.
Anche laddove la famiglia si trovi in difficoltà, e quindi non riesca propriamente a saldare il proprio debito, è possibile ancora per la banca mettere in atto una serie di strategie al fine di rendere questo possibile. Per capire il quadro economico generale si fa riferimento alla perizia econometrica che è un calcolo generalizzato dove si tiene conto della situazione nel complesso quindi irregolarità presenti, calcolo dell’usura, piano di rientro.
Con questa perizia si può valutare in primo luogo l’usurarietà, ovvero gli interessi che sono stati maturati e pattuiti per capire se ci sono degli eccessi, indeterminatezza del tasso applicato che ovviamente nella maggior parte dei casi è proprio il problema di fondo. Un problema, questo, che il cliente conosceva all’atto della stipula dei tassi e quello che era per lui più conveniente e sostanzialmente che la banca non lo abbia spinto a fare una scelta sbagliata. Il tutto serve a provare che il comportamento dell’istituto di credito sia stato legittimo e che non siano stati messi in piedi strumenti fuorvianti che abbiano quindi portato successivamente all’accadimento.
Altrimenti il consumatore può fare leva su tutto ciò che è in suo possesso per pretendere poi una rivalutazione e quindi intraprendere delle azioni per andare a modificare il mutuo e la sua tassazione.
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