A quanto pare nei mesi di novembre e dicembre ci saranno netti aumenti per il prezzo del gas. Le famiglie italiane sono in allarme.
Il costo della vita aumenta ma gli stipendi restano sempre gli stessi. Anzi, a tratti in realtà peggiorano. Purtroppo le notizie non sono delle migliori e, stando alle recenti stime la bolletta del gas sarà più cara del previsto. Insomma, continua il periodo nero per le famiglie italiane, che ormai da anni sono alle prese con regolari aumenti quando si parla di bollette di gas e luce.
Sembra che l’aumento delle tariffe sarà pari al 9% rispetto a quanto calcolato a settembre. Una situazione allarmante, di certo, che porterebbe la bolletta media a subire un incremento annuale di circa 120 euro per nucleo. Ciò a patto che il costo previsto per ottobre resti tale per svariati mesi a venire. Un peggioramento delle condizioni che non vede fine, stando alle previsioni dell’European Energy Exchange (EEX). In merito all’andamento del PSV, ovvero l’indice che in Italia si adopera per il calcolo del prezzo del gas nel mercato tutelato, si prevede un’ulteriore crescita entro la fine del 2023. Ciò vuol dire che il +9% non sarà affatto il male peggiore possibile. Scendendo nel dettaglio, ci si attende un +15% a novembre e, su base mensile, un aumento del 6% a dicembre.
Come al solito, in casi di previsioni di questo genere si propone un quadro relativo a una famiglia tipo italiana. A parità di consumi, a novembre potrebbero giungere bollette da 130 euro e 136 euro a dicembre, in media. Molti quindi sono delusi in quanto ci si aspettava degli interventi concreti da parte del governo di Giorgia Meloni ma, a conti fatti, non c’è stato nessun provvedimento.
Sulla base di queste previsioni, la spesa complessiva nel 2023 per una fornitura di gas per una famiglia tipo, arriverà a circa 1330 euro nel mercato tutelato. Il fatto che si registri un calo rispetto al dramma del 2022, con una quota annuale superiore a 1700 euro, non strappa un sorriso a nessuno. Al tempo eravamo alle prese con maxi rincari dell’energia. Il vero confronto andrebbe fatto con il 2019, quando ancora non c’era il Covid e la guerra in Ucraina. In questo caso si registra un +24%, considerando come allora la spesa media era di 1070 euro. Le tensioni internazionali continuano ad avere un peso, certo, così come l’aumento dei consumi, dettato dalla stagione fredda, porti a un naturale aumento dei costi. Dinanzi a tutti ciò, però, allarma il pensiero che si prevedano ancora aumenti per la prima fase del 2024, ormai insostenibili.
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