Alessandro Borghi confessa la sua più grande paura: “So che non posso farci nulla”

L’attore è ossessionato dal pensiero, tanto che a volte rimane paralizzato dal fatto che l’ipotesi si concretizzi da un momento all’altro.

Tra poco lo vedremo nuovamente protagonista all’interno del progetto targato Netflix dedicato a una personalità iconica del mondo dell’hard ovvero Rocco Siffredi. La piattaforma punta tantissimo sulla miniserie intitolata Supersex ed è anche per questo che per la scelta del protagonista non si è fatta troppi scrupoli e ha chiamato uno dei migliori attori italiani in circolazione: Alessandro Borghi.

Alessandro Borghi a cuore aperto: "Ecco la mia più grande paura"
Alessandro Borghi a breve tornerà da protagonista in Supersex, la serie Netflix dedicata a Rocco Siffredi – ilecce.it (fonte foto IG @netflixit)

Quest’anno l’abbiamo ammirato al cinema solamente nella pellicola di Michele Vannucci Delta, mentre l’anno scorso oltre a interpretare Bruno nel film Le otto montagne (tratto dal romanzo di Paolo Cognetti) aveva preso parte alla seconda stagione di Diavoli per Sky. Proprio durante un’intervista dedicata alla serie TV si era sbottonato sulle sue paure più grandi.

Alessandro Borghi, quali sono le sue paure più grandi? La risposta è inaspettata

Era il 2015 quando Alessandro Borghi vestì i panni di Vittorio nel capolavoro di Claudio Caligari in coppia con Luca Marinelli – che invece era Cesare. La coppia si è riformata in tempi recenti, in occasione del settimo film di Felix Van Groeningen che ha preso il romanzo Le otto montagne di Paolo Cognetti e lo ha trasposto magistralmente sul grande schermo nel 2022.

Nell'intervista fiume la confessione che non ti aspetti, Alessandro Borghi sorprende tutti
L’attore 37enne si è confessato a cuore aperto sulle sue paure e sulle sue ossessioni – ilecce.it (fonte foto ANSA)

Ormai sono passati quasi dieci anni da quell’esperienza che gli ha cambiato la vita. Ha paura del tempo che scorre inesorabile, l’attore classe 1986, come raccontato in un’intervista rilasciata a Rivista Studio: “Una delle mie più grandi paure è invecchiare: non temo la vecchiaia in sé ma il non essere più giovane. Il motivo? Un giorno mi sveglierò e sarò vecchio, vorrà dire che il tempo sarà passato. È il nostro più grande nemico, passa fin troppo velocemente. Avremmo bisogno di più tempo per vivere a fondo gli affetti e gestire al meglio il lavoro”.

Si era soffermato anche su un altro pensiero che lo terrorizza costantemente: “Da bambino avevo un incubo ricorrente, vedevo morire i miei genitori. Oggi non lo faccio più, devo ammettere, ma so che prima o poi sarà realtà e non ci potò fare niente. Penso che non arriverà mai, penso di poterlo fermare con la mia forza di volontà. Ma lo so che non posso; lo so, e comunque, come tutti, ci provo lo stesso”.

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