Alberto Angela, la tragedia nel suo passato che ha lasciato davvero tutti senza parole: ha rischiato di morire in un modo impensabile.
Alberto Angela è, senza ombra di dubbio, uno dei conduttori più amati della televisione italiana. Era davvero molto giovane quando ha cominciato il suo percorso in questo mondo e, pur essendo figlio d’arte, ha dimostrato di essere un talento incredibile, dotato di una conoscenza rara e di una passione per il sapere che ha sicuramente ereditato dal suo amato papà.
Di solito i figli d’arte non sono visti di buon occhio, ma Alberto è davvero amatissimo da tutti. Nessuno lo ha mai accusato di essere dov’è grazie a suo padre, anzi: le persone hanno ringraziato loro in primis Piero per aver dato la possibilità a suo figlio di iniziare a lavorare in televisione, perché abbiamo avuto l’opportunità davvero di conoscere una persona incredibile che riesce a trasmettere tutta la sua passione quando parla di quello che gli piace.
Alberto Angela: il retroscena sul suo passato
In questi 33 anni di carriera, Alberto ha dimostrato di meritare il posto dov’è e di essere un degno erede del padre. Sembra di rivedere il suo amato padre Piero, che in questi anni ci ha deliziati con i suoi programmi televisivi dove ci ha dato modo di studiare con piacere quello che a scuola disdegnavamo.
Tornando a parlare di Alberto, insieme a lui in questi anni abbiamo avuto modo di fare dei viaggi incredibili, non solo nel mondo ma anche nella conoscenza. Lui in primis ha raggiunto luogo meravigliosi che hanno arricchito il suo bagaglio culturale. Ed è proprio in uno di questi viaggi, che è accaduto qualcosa di davvero impensabile.
Alberto, fin da quando era molto piccolo, ha viaggiato per il mondo insieme alla sua famiglia. E, proprio in uno di questi viaggi, Alberto ha rischiato la sua vita per via di un incidente su un torpedone che avevano affittato per spostarsi.
E non è finita qua. Circa un anno fa, è stato in Indonesia dove si è scontrato con una tribù di ex tagliatori di teste. “Ci siamo arrivati con un giorno e una notte di navigazione a bordo di un vecchio cargo senza radio, senza scialuppe, senza niente. Nel viaggio di ritorno abbiamo preso una forte tempesta: ho pensato che saremmo affondati, che saremmo morti. Nessuno ci avrebbe più trovato“.