Se il mistero è la vostra passione, sappiate che Lecce ne è piena: leggenda vuole che un suo antico castello sia infestato dagli spettri!
La Puglia è una terra estremamente affascinante per le sue bellezze naturali e artistiche e, tra le città più apprezzate da questo punto di vista, c’è sicuramente Lecce. Talmente ricca di arte barocca da essere soprannominata “la Firenze del Sud”, ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo la visitano rimanendo estasiati dalla sua storia e dal suo splendore.
A rendere ancora tutto ancora più strabiliante, si aggiungono i tanti misteri che avvolgono i luoghi di maggior interesse storico ed architettonico. Ciò che forse pochi sanno è che Lecce è ricca di leggende sui fantasmi. Tale è la quantità di questi racconti, a metà tra verità e fantasia, che la città salentina potrebbe essere lo scenario ideale per una macabra storia in stile Halloween!
Alcune di queste riguardano un castello in particolare, dalle origine antiche, nel quale si aggirerebbe più di un ectoplasma. Vero o no, sarà interessante scoprire da dove nascono queste credenze. Tra i protagonisti, c’è anche una regina morta proprio a Lecce.
Il maniero in questione è quello di Carlo V d’Asburgo. Progettato dall’ingegnere generale del Regno di Napoli Gian Giacomo dell’Acaya, fu completato a metà del Cinquecento. Costruito nel punto su cui sorgeva precedentemente un baluardo principesco medievale, ebbe funzioni di difesa militare, ma non solo. Nel Settecento, infatti, una delle sue sale ospitò un teatro.
Secondo quando narrano alcune leggende note ancora oggi, il castello sarebbe infestato da fantasmi. A cominciare da quello di Maria D’Enghien, contessa di Lecce e Regina di Napoli. La sovrana morì proprio nel capoluogo salentino il 9 maggio 1446 e le sue spoglie furono seppellite nell’antico monastero di Santa Croce.
Questo venne demolito proprio con l’abbattimento della vecchia costruzione su cui poi fu edificato il castello e, per questo motivo, lo spettro della regina sarebbe ancora presente nelle sale del maniero e si affaccerebbe alle finestre.
Qualcuno, nel corso dei lavori di restauro, raccontò di aver avvistato anche lo spettro di Tommaso Romano, generale e commendatore di Terra D’Otranto, morto nel 1857. La Cappella di Santa Barbara, dove era stato sepolto, cadde in disuso nei primi del Novecento, con la trasformazione del castello in caserma.
Altra presenza di cui si ha testimonianza è quella dell’ingegnere Gian Giacomo Dell’Acaya. Questi nel 1570 fu arrestato a causa della garanzia data per un debitore insolvente. Segregato proprio nel castello, vi morì dopo quattro mesi detenzione.
Secondo vari testimoni, nel Museo Faggiano ci sarebbe invece lo spettro di un monaco che oltrepassa la parete tra la sala convegni e quella contigua, proprio dove un tempo c’era una porta che è stata poi murata.
Si narra, infine, del fantasma di un bambino, figlio di un soldato in servizio al maniero, che nel 1952 cadde in un pozzo senza essere mai ritrovato. C’è chi sostiene che ogni notte lo si senta invocare il padre.
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